Arino, funerale di Riccardo Cattin
ARINO DI DOLO. Struggente il rito funebre che ha salutato ad Arino il ricordo di Riccardo Cattin, il giovane che fra poco avrebbe compiuto 31 anni e che è deceduto all’ospedale di Schiavonia a seguito di un apparente banale incidente mentre mangiava una brioche in una pasticceria di Este con le briciole che hanno ostruito le vie respiratorie. Il ragazzo, che soffriva della sindrome di Down, è stato ricordato sia da Don Sergio D’Adam che ha officiato la santa Messa, sia dai familiari e dai rappresentanti dell’Aido, presenti con i labari di Dolo, Pianiga, Fiesso d’Artico e Fossò, per la generosità con cui la famiglia ha deciso di donare gli organi del ragazzo.
Visi molto commossi, tante lacrime per i tantissimi che hanno assistito al rito, soprattutto alle parole di papà Maurizio, di mamma Lucia e del fratello Giovanni che lo hanno ricordato:“Caro Riccardo, non è facile trovare le parole per esprimere il nostro dolore, per spiegare la profonda tristezza che proviamo a pensare a quanto amore ci hai donato e quanto ancora avresti potuto dare per arricchire le nostre esistenze. Fin da quando sei nato hai lottato tanto per tenerti stretta la vita, facendoci capire quanto possa essere preziosa.” Altri momenti speciali come il Natale ed il ritorno da scuola con le parole ‘Tutto bene’ nel ricordo dei familiari che poi hanno concluso ricordando la donazione dei suoi organi.
“L’ospedale ci ha già informato che hai salvato la vita a un ragazzo in condizioni disperate e anche altre tre persone ora vivono con te. Aiutaci a sopportare questo enorme vuoto che hai lasciato” – con queste parole a ringraziare la famiglia e sottolineare l’importanza della donazione degli organi è stata la presidente dell’Aido di Dolo, Antonella Stradiotto.
All’uscita del feretro dalla chiesa dei palloncini colorati a forma di cuore, tenuti da alcuni amici, hanno salutato Riccardo a simboleggiare il suo volo in cielo assieme a loro.
Sara Zanferrari