Brutto avvio per il Ciemme Mestre
I primi passi del Ciemme Mestre nell’attuale campionato, cominciano ad assomigliare molto allo stentato avvio della scorsa stagione, quando una sola vittoria nelle cinque uscite iniziali portò all’esonero di coach Marzio Longhin, sostituito da Davide Toffanin. Dopo Montebelluna, infatti, anche Codroipo batte i grifoni biancorossi, fermi a quota 0 in graduatoria nonostante un calendario in apparenza favorevole nelle prime due giornate; il tutto, mentre si profila all’orizzonte la trasferta sul campo della Cestistica Verona, formazione neopromossa ma potenziale sorpresa di questo campionato, come hanno parzialmente dimostrato i primi 80′ di regular season.
Tentando però di non perdere la razionalità, e analizzando più nel dettaglio le situazioni che hanno portato ai due ko, qualche differenza tra la scorsa stagione e quella attuale c’è. Prima di tutto perché, se l’anno passato i primi ko erano giunti con la squadra al completo, gli stop contro Montebelluna e Codroipo sono giunti con il Ciemme Mestre privo di due pedine preziose come Fabris e Salvato. Recuperati almeno uno dei due giocatori- e per Salvato la trasferta di Verona dovrebbe essere l’occasione giusta per debuttare ufficialmente in biancorosso- qualcosa di più si potrà dire su eventuali lacune tecniche dei grifoni.
Sicuramente, qualche perplessità l’ha destata l’involuzione caratteriale tra il debutto di Montebelluna e la successiva partita casalinga contro Codroipo: se in terra trevigiana il Ciemme Mestre aveva mostrato buone cose, perdendosi solo nei 3′ finali, il match contro i friulani ha avuto davvero poco da salvare, con lo stesso coach Volpato piuttosto arrabbiato con i suoi ragazzi per l’atteggiamento messo sul parquet. A parziale attenuante possono esserci proprio i 3′ finali di Montebelluna: la vittoria sfumata al foto-finish può aver pesato nella testa di Prete e compagni, apparsi contro Codroipo svuotati mentalmente. Non può essere un ko, però, per quanto difficile da digerire, a mandare in confusione una squadra decisa a lottare per il vertice; anzi, dopo certe “scoppole” una compagine intenzionata ad essere protagonista deve esser capace di rialzarsi prontamente, anche per evitare l’innescarsi di un circolo vizioso poi difficile da spezzare. Contro Verona, quindi, sarà questo l’aspetto più importante: dimostrare di avere lo spirito necessario per far fronte ad ogni tipo di difficoltà, indipendentemente dal risultato. Solo così, si potranno porre le basi per raggiungere qualsiasi traguardo.