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Si inasprisce lo scontro tra Regione e medicina generale

“A tutto c’è un limite, anche alla polemica più aspra. Chiedo ai vertici regionali e nazionali della Fimmg se condividono le dichiarazioni apparse sulla stampa di oggi da parte del loro segretario provinciale di Treviso Brunello Gorini. In caso affermativo, si tratta purtroppo di posizioni preclusive a qualsiasi ipotesi di confronto ragionevole, al quale sono e resto disponibile, non per lo sciopero di questo periodo, ma da sempre. Se si vuole buttarla in rissa, però, si sappia che i toni da curva sud non porteranno a nulla di serio”. Con queste parole, l’assessore alla Sanità della Regione del Veneto, Luca Coletto, commenta le dichiarazioni rilasciate alla stampa trevigiana dal segretario provinciale di Treviso della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale.

“Bisogna bloccare tutto chiudendo gli ambulatori a oltranza. Cosa succederebbe? I medici di famiglia verrebbero precettati? Bene, allora potremmo discutere con la Prefettura. Di certo così non si può andare avanti. Il governo di questa Regione ha ereditato la miglior sanità d’Italia, e ora la sta distruggendo” sono le parole di Brunello Gorini rilanciate dal Gazzettino.

 

 

“Se il pensiero della Fimmg – replica Coletto – è, come dichiara Gorini, che ‘il governo di questa Regione ha ereditato la sanità ,migliore e ora la sta distruggendo’ viene da chiedersi cosa possano volere i Medici di Medicina Generale se non lo scontro fine a sé stesso, testimoniato da una posizione che non sta né in cielo né in terra.  Chiedono di interloquire con un interlocutore che disprezzano a tal punto? Allora lascino perdere e la Regione andrà dritta per la sua strada nell’attuare una programmazione che guarda esclusivamente al bene dei pazienti. Checchè ne dica Gorini il Piano Sociosanitario del Veneto è tutt’altro che disatteso. Per buona parte è già applicato, per il resto è cantierato, come nel caso degli ospedali di comunità, per i quali attiveremo 880 nuovi posti letto nel prossimo biennio e altri 380 appena dopo, andando così a coprire la totalità dei letti di questa tipologia previsti nel piano, pari all’1,2 per mille abitanti.

Invece che comportamenti da tifoso allo stadio  è necessaria la massima onestà intellettuale, a cominciare dalla presa d’atto che negli ultimi anni i tagli del Fondo Sanitario Nazionale, subiti inopinatamente dal Veneto, sono stati pesanti e hanno messo in crisi il programmatore sul territorio, che si è trovato a non avere la benzina sufficiente per completare il percorso che era stabilito. Ogni singola previsione del Pssr trova e troverà attuazione, ma la navigazione è stata e sarà controvento”.

A.C.M.

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