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Nuccio Ordine torna a Treviso: i classici ci aiutano ancora a vivere?

Sempre di più fioriscono dibattiti circa la centralità degli studi classici e umanistici, sull’importanza di dare un nuovo significato al latino, greco, alla filosofia e alla storia.
Sempre di più sono bistrattati, esclusi e emarginati; il mercato attuale li disdegna, i lettori se ne dimenticano e i media tendono a frammentarli e ridurli a operazioni di marketing.

Stiamo parlando dei classici, proprio loro: quelle opere che, citando la definizione di Calvino “non hanno mai finito di dire quello che hanno da dire”, anche a distanza di secoli o millenni.

Contro l’utilitarismo del mercato e contro la regola del profitto, è possibile riscoprire la grande letteratura, dalla filosofia alla storia, dall’arte alla poesia avvicinandosi, facendoli parlare e legare con i nostri sentimenti e con il nostro tempo, scoprendo così che i grandi classici hanno ancora qualcosa da dire, parlano di noi e di quanto ci circonda.
Come? Bisogna evocarli, leggerli e rileggerli.

Oggi siamo di nuovo nel bel mezzo del dibattito sulle ‘due culture’: dal un lato quella classica, dall’altra quella tecnico-scientifica che sembra meglio rispondere alle esigenze del nostro mercato. Ma qualcosa sembra muoversi: una nuova consapevolezza e volontà che vuole ridar valore agli studi umanistici e alla loro utilità all’interno di una società e una cultura politecnica.

Com’è possibile ripensare dunque l’Inutile? Nuccio Diamante Ordine, autore del best seller L’utilità dell’Inutile, edito da Bompiani e tradotto in 26 lingue, sabato 3 dicembre 2016 presso la Sala Consiliare di Palazzo dei Trecento a Treviso, ci accompagnerà in un viaggio che, ripercorrendo le pagine di Calvino, Dickens, Omero, Platone, Montaigne e molti altri, vuole riportare alla luce il valore umano dei classici, valore che sfida l’utilitarismo del mercato e del profitto, perchè donare conoscenza è l’unica pratica che invece di impoverirci, ci arricchisce.immagine-articolo-3_il-sestante_la-chiave-di-sophia

Professore di letteratura italiana all’Università della Calabria, noto a livello internazionale per i suoi studi, e ormai docente cosmopolita ( insignito anche della prestigiosa Legion d’Onore francese), titolare della rubrica “Controverso” sul settimanale Sette del Corriere della Sera, durante la serata ci condurrà alla scoperta del perché oggi si possa parlare di un’utilità di ciò che i più considerano inutile, ovvero degli studi umanistici, facendoci toccare con mano il corpo dei testi classici, riscoprendone i sentieri, le porte e i ponti con gli altri testi e con la contemporaneità.

A partire dalle 17.30, nello straordinaria cornice di Palazzo dei Trecento nel centro storico di Treviso, Nuccio Ordine, sulle tracce del suo ultimo libro Classici per la vita: una biblioteca ideale, edito da La Nave di teseo, dialogherà con il prof. Filippomaria Pontani, professore di filologia classica all’Università Ca’ Foscari di Venezia e co-fondatore di Classici contro.

Un evento gratuito, organizzato da La Chiave di Sophia, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, il Comune di Treviso, la Società Filosofica Italiana sezione di Treviso, il Festival Pensare il Presente, la libreria Canova di Treviso e Classici contro.

“I classici bisogna studiarli innanzitutto perché ci parlano della vita, e possono insegnarci tanto sull’arte di vivere”

Maggior info sull’evento: qui

Elena Casagrande

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