Un ritorno eccezionale
Fiorella Mannoia è tornata sul palco: mercoledì alle 21.15, era al Gran Teatro Geox di Padova con il suo “Combattente Tour”, partito il primo dicembre da Bergamo.
L’interprete ha presentato dal vivo il suo nuovo album “Combattente” che arriva a due anni da “Fiorella”. Naturalmente non ha mancato di cantare una selezione dei suoi più grandi successi.
“Combattente” arriva dopo il successo dei due precedenti progetti discografici: “Fiorella” (2014), il doppio album di platino che raccoglie i suoi grandi successi accanto a significativi brani della canzone italiana e a preziosi duetti, e “A te” (2013), interamente dedicato ai capolavori del compianto Lucio Dalla.
Molte le firme che hanno collaborato alla realizzazione dell’ultimo lavoro, tra cui un nome storico del cantautorato italiano come Ivano Fossati che torna a scrivere per la Mannoia. Non mancano poi gli autori del momento, come Giuliano Sangiorgi, Federica Abbate, Cheope, Fabrizio Moro, Amara, Bungaro e Cesare Chiodo.
L’ultimo album è stato anticipato in radio e in digitale dal singolo “Combattente”, scritto da Federica Abbate e Cheope. Il disco contiene anche “Perfetti Sconosciuti”, il brano scritto da Fiorella Mannoia, al suo debutto come autrice, assieme a Cesare Chiodo e Bungaro, che l’ha vista interprete di una colonna sonora da Nastro D’Argento 2016 per la “Migliore Canzone Originale” nell’omonimo film diretto da Paolo Genovese.
A proposito dell’ultimo album, dice: «È la mia storia di combattente ma anche quella di tutte le donne che resistono e lottano ogni giorno, a partire da Alessia Donizetti, l’atleta paralimpica protagonista del video della canzone che dà il titolo all’album. Nel disco ci sono tutte storie di donne che combattono per le stesse cose, per la ricerca di affermazione e di identità. “Combattente” mi rappresenta ma non sono presuntuosa. So di non essere l’unica, combattiamo tutti, per un’idea, un’ingiustizia e un traguardo. Per la felicità».
Il singolo “Nessuna conseguenza” affronta un argomento delicato. «Si tratta della violenza psicologica sulle donne», spiega «da parte di chi pensa siano loro proprietà. È uno dei temi che mi sta più a cuore. Abbiamo fatto tanti progressi ma si fa fatica, non si può mai abbassare la guardia». Per quanto riguarda la copertina del disco, la cantante precisa: «Sembra una locandina cinematografica, una sorta di manifesto maoista con i carri armati trasformati in grammofoni e Fiorella in tenuta militare ma con mostrine pacifiste. Sono un generale di un esercito di pace che non smette di combattere contro le ingiustizie. In questo momento molto complicato, sento di dover tenere sempre gli occhi ben aperti, per far sentire le persone meno sole, chi ha la fortuna che ho avuto io ha il dovere di non girare le spalle».
Recentemente è tornata alla sua vecchia passione per il cinema, recitando nel film di Michele Placido “7 Minuti”. «Avevo pregato Michele», spiega «di farmi un provino. Ma lui è venuto a vedermi in concerto e mi ha detto: “Va bene così”. In fondo recitare non è poi così diverso da interpretare una canzone».
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