Colpo a sorpresa
Il Consiglio regionale Veneto, grazie al blitz determinante di CD, con Stefano Casali, Fabiano Barbisan e Andrea Bassi, della Lega, con Gabriele Michieletto e altri, e dei 5 stelle, ha approvato a sorpresa la delimitazione della popolazione interessata dal referendum Mestre-Venezia.
Sembrava che Renato Brunetta potesse mettere i bastoni fra le ruote, ma il suo ostruzionismo e le sue provocazioni (giovedì inaugurerà una sede di Forza Italia proprio sotto la sede del Movimento Autonomia, in Via Bembo a Mestre) non hanno sortito alcun effetto.
Il presidente autonomista Stefano Chiaromanni festeggia: “Ha vinto la democrazia, contro chi vuol solo mantenere la poltrona. Quando abbiamo proposto idee e progetti per Mestre e per Venezia, chi ora governa e spadroneggia in Comune non si è mai visto. Noi autonomisti siamo l’unica vera proposta e novità. Continuando con il comune unito si persevererà negli errori del passato. Vogliamo una cittadinanza più coinvolta, non succube dei potentati politico-economici.”
Presente in Consiglio regionale il Consigliere direttivo del Movimento Autonomia di Mestre, Alberto Mantovan, che dichiara: “Ora basta ricorsi strumentali al Tar, si decida la data e si cominci il dibattito nel merito. Noi vogliamo maggiore attenzione per la specialità di Venezia e un futuro di lavoro e sviluppo per Mestre comune autonomo e i suoi giovani, quello che in 90 anni il Comune unito non ha mai realizzato, favorendo sempre i soliti. Vogliamo coinvolgere tutta la cittadinanza nel progetto, tagliando le tasse ai mestrini e riducendo la struttura politica del Comune”.
Gian Nicola Pittalis