Parte Coste fragili
Il nostro paese conta 7548 km di coste: sono numerose le fragilità da tutelare e gli abusi che le comunità locali da tempo cercano di contrastare. Pensiamo alle aree portuali, alle aree militari attive e dismesse, aree di pregio ambientale, alla cementificazione incontrollata. Come si difende un patrimonio così vasto? Attraverso una collaborazione con gli abitanti del luogo e un impegno volto a recuperare e salvaguardare prodotti e tradizioni che rendono unico quel particolare tratto di costa. Questa è la direzione che Coste fragili vuole intraprendere.
Dopo il Delta del Po romagnolo, anche quello veneto firma un accordo con Slow Food per difendere le nostre Coste fragili. Il progetto, condiviso dal GAL Delta Po, è stato sottoscritto dai sindaci dei comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Porto Viro, Porto Tolle, Papozze, Rosolina e Taglio di Po, insieme al Parco del Delta Po.
Questa firma rappresenta un’ulteriore tappa nel processo strategico, intrapreso da Slow Food, di promozione delle eccellenze enogastronomiche locali. Il nuovo protocollo è finalizzato alla valorizzazione, alla tutela e al recupero delle identità peculiari dei territori costieri italiani, attraverso il ruolo e la partecipazione attiva delle varie comunità.In questo caso ci si rivolge a un’area di straordinario pregio ambientale, la più importante in Europa tra quelle “umide”, con un ecosistema altrettanto unico.
L’accordo ambisce a sensibilizzare, attraverso specifiche attività formative, i produttori agricoli, gli operatori della ristorazione e del settore turistico-alberghiero sul recupero di prodotti di qualità e alla valorizzazione delle tradizioni del territorio e sulla consapevolezza del proprio ruolo rispetto alla valorizzazione dell’identità del territorio.
Slow Food Italia, inoltre, si prefigge di realizzare progetti di educazione alimentare in scuole di ogni ordine e grado per sensibilizzare gli studenti e il personale scolastico riguardo ai temi gastronomici, di difesa del paesaggio e della memoria storica.
I Presìdi, nati per sostenere piccoli progetti di produzioni tradizionali che rischiano di scomparire e per salvare dall’estinzione razze autoctone e varietà di formaggi o verdure tipiche, è un altro dei settori in cui di interessi della partnership potrebbe svilupparsi.
Il protocollo di intesa sottoscritto è scaricabile da http://slowfoodrovigo.it/wp-content/uploads/2017/08/coste-fragili-protocollo-firmato.pdf
n.s.