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Dolo, Gianni Naletto cavaliere della Repubblica Italiana

DOLO. Consegnata l’onorificenza al macellaio di Dolo, appassionato esperto della filiera alimentare locale. Il  noto macellaio dolese Gianni Naletto è Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

La prestigiosa onorificenza è stata consegnata oggi dal Prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto in una suggestiva cerimonia, alla quale ha partecipato anche il Sindaco di Dolo Alberto Polo.

Classe 1947, coniugato dal 1969 con Annamaria Finotto, padre di due figli, è considerato tra i massimi esperti di carni bovine, quanto a competenza, etica professionale ed esperienza. Da 48 anni titolare della macelleria specializzata di via Guolo, vanta numerosi ed importanti riconoscimenti, tra cui la medaglia d’oro all’impegno professionale e sociale della Camera di Commercio di Venezia ed il premio speciale di Confartigianato Imprese del Veneto, per i risultati raggiunti nella selezione delle carni e nella valorizzazione dei prodotti alimentari del territorio Delta-Lagunare.

Segnalato dalle migliori riviste specializzate per applicare su piccoli allevamenti fiduciari, un proprio modello di controllo a garanzia della qualità e sicurezza alimentare, Gianni Naletto ha fatto della responsabilità sociale d’impresa il suo valore aggiunto.

Ma è nell’impegno al miglioramento della filiera produttiva locale delle carni bovine, che il Naletto è protagonista indiscusso, da tempo dedito anche alla formazione di nuove professionalità. Tanti sono stati i garzoni di bottega che, alla sua scuola “dalla stalla al piatto”, rivestono oggi ruoli di responsabilità nell’industria delle carni, oppure sono rinomati macellai, gastronomi e cuochi.

Generoso il sostegno a favore del proprio paese, attraverso la collaborazione al buon esito di attività culturali e sociali, in particolare rivolte alle giovani generazioni; unanimi e lusinghiere sono le testimonianze di estimazione da parte di Autorità, associazioni di volontariato e cittadini, tali da aver contribuito, lo scorso 2 giugno, al conferimento dell’onorificenza cavalleresca nazionale da parte del Presidente della Repubblica.

Sara Zanferrari

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