Alcol fuori orario, accattonaggio e droga: lotta al degrado
Caccia ai furbetti
Mercoledì 30 gennaio, una data che non dimenticherà facilmente la titolare di un negozio sito a Vicenza, in viale Verona, multata dagli agenti in borghese della polizia locale che in quell’area stavano eseguendo dei controlli sulla presunta vendita di alcol fuori orario consentito (7.00-20.00).
Il fatto
Sono da poco scattate le 22.30 quando un uomo viene seguito dagli sguardi vigili della pattuglia anti-degrado che, in borghese, sta perlustrando la zona. Contrariamente alle altre attività presenti sul viale, quella nella quale l’uomo si reca dirigendosi agli scaffali degli alcolici, è l’unica a risultare aperta. Oltretutto, l’attività non è nuova alle forze locali, ma a quanto pare i titolari, impavidi, continuano a evadere la legge. Il cliente viene notato, una volta in cassa, in possesso di una lattina di birra e una volta uscito dal negozio viene prontamente fermato dagli agenti ai quali dichiara di aver appena acquistato la lattina.
Prendi 1 paghi 500
1 euro il costo della lattina e 500 quello della multa emessa dagli agenti ai danni della titolare che, insistentemente, ha dichiarato di non aver venduto alcuna birra. Già più volte protagonista di simili reati, l’attività rischia ora, su richiesta del Sindaco Rucco, di essere sospesa e, in caso di riapertura, con applicazione dell’orario ridotto di apertura. Purtroppo, la paura è che non si tratti di un caso isolato.
Lotta dura
Il rastrellamento delle forze di polizia locale, assieme al controllo di vicinato, si farà dunque più fitto nel prossimo periodo. Vicenza sembra disposta a tutto pur di combattere il degrado e proprio nei giorni scorsi altri interventi hanno portato a segnalazione e sanzione ai danni di un diciassettenne nigeriano per accattonaggio all’ingresso del cimitero maggiore (viale Trieste) e possesso di 2,29 grammi di marijuana. La stessa sostanza stupefacente (oltre 7 grammi) è stata rinvenuta mercoledì 30, in prima serata, sotto la scalinata del parcheggio Canove. In quel momento, sulla gradinata, gli agenti hanno identificato sei ragazzi, cinque dei quali minorenni. A nessuno di loro è stato possibile attribuire la sostanza, sequestrata dagli agenti.
Nico Parente