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Zaia: infrastrutture venete sono monitorate

La tragedia di Genova ha messo tutti sotto allarme. In Italia si sono intensificati i controlli e i monitoraggi sulle infrastrutture considerate a rischio. Sono anche piovute le critiche: pare che in Italia ci debba essere il disastro prima che la macchina statale si metta in moto.

Il Governatore del Veneto Luca Zaia ha però voluto tranquillizzare tutti, precisando che: “Le infrastrutture viarie di competenza della Regione Veneto sono monitorate da tempi non sospetti, cioè da ben prima della tragedia di Genova, con svariati milioni di finanziamenti e il monitoraggio di Veneto Strade. A breve, con l’Assessore Elisa De Berti, presenteremo il quadro generale”. Sono comunque molti i cittadini preoccupati. Le immagini di Genova sono davanti agli occhi. I morti, le macerie, la disperazione.

“In questo momento – ha aggiunto il Governatore – è in corso una sorta di sensibilizzazione di popolo, e anche noi riceviamo foto di infrastrutture di vario genere inviate dai cittadini preoccupati. Naturalmente rispondo per le strutture di competenza regionale e molte di quelle foto riguardano situazioni che non lo sono. A livello nazionale – ha detto Zaia – si ragiona opportunamente di un Piano Marshall per la sicurezza, nel quale inserirei la sicurezza degli ospedali, usando i fondi nazionali per l’edilizia ospedaliera.”

Poi il Governatore ha sottolineato una delle situazioni più delicate che interessa la nostra Regione, quella del ponte Vidor in provincia di Treviso. La struttura non è di competenza regionale, ma necessiterebbe di un intervento importante, tra i 35-40 milioni.

“Credo – ha specificato il Governatore – che il ponte di Vidor vada considerato alla stregua dei grandi viadotti nazionali, per la sua valenza storica e per la funzione di collegamento tra importanti territori attraversati dal Piave”.

A.V

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