Unione dei Comuni: futuro incerto
Quale futuro per l’Unione dei Comuni del Miranese? Il sindaco di Santa Maria di Sala Nicola Fragomeni tira dritto. L’aveva detto ad agosto: «O i vigili tornano a Villa Farsetti o ce ne andiamo dall’Unione». Da quando il servizio è stato accentrato, di vigili, a Santa Maria di Sala, se ne vedono sempre meno. Tutto a discapito della sicurezza dei cittadini. O almeno della percezione della sicurezza: un conto è vedere i vigili “sotto casa” un conto è averli in una sede che non è sul territorio.
Finita l’estate, Fragomeni è tornato sulla questione alzando ancora di più il tiro. Ha infatti annunciato che entro gennaio i vigili torneranno in Villa. Non si aspetta quindi il via libera dell’Unione che ora si trova di fronte ad un bivio: o accettare la decisione di Santa Maria di Sala o fare muro. Se l’Unione non accettasse la riapertura della sede salese della polizia locale, Fragomeni lascerebbe però l’Unione. E molto presto: entro gennaio 2019.
A Santa Maria di Sala si è acceso il dibattito: chi appoggia il sindaco e chi invece è più dubbioso. Sicuramente sulla stessa linea l’Assessora alla sicurezza Francesca Scatto (Lega), prima sostenitrice della riapertura della sede e dell’abbandono dell’Unione dei Comuni.
Al di fuori, invece, sono in corso le trattative con gli altri membri dell’Unione che cercano una mediazione per cercare di non arrivare alla rottura. La sensazione, però, è che si sia giunti ad un punto di non ritorno. O l’Unione dà l’ok o Santa Maria di Sala lascia. E se dovesse uscire? Quali le conseguenze? Difficile dirlo. Santa Maria di Sala tornerebbe a gestire in proprio i servizi oggi in capo all’Unione. Più autonomia quindi ma anche un aumento dei costi. Per l’Unione il futuro risulta incerto. L’uscita di Fragomeni potrebbe innescare un effetto domino spingendo altri comuni a seguire la strada del primo cittadino salese.
Per sapere tutte le risposte bisognerà attendere fine mese, quando sono attese risposte da Santa Maria di Sala e Unione.
M.B