Zaia: «La curva si sta raffreddando. Chieste modifiche al governo». Lanzarin e Flor positivi
Zaia è tornato in diretta ieri per gli ultimi aggiornamenti sulla pandemia. Il presidente della Regione ha già annunciato che questa, per il Veneto, sarà «la settimana cruciale» citando i dati dei ricoveri ospedalieri, in particolare quelli delle terapie intensive. Perché ormai si è capito che la variante Omicron, predominante nella regione stando alle sequenziazioni eseguite dall’Istituto Zooprofilattico, è contagiosissima e infatti il numero dei positivi è sempre alto, sull’ordine dei 20mila casi al giorno, ma grazie alle vaccinazioni ci sono tantissimi asintomatici, i cosiddetti positivi per caso. Per questo per ora gli ospedali sembrano reggere.
Lanzarin e Flor positivi
L’assessore veneta alla Sanità, Manuela Lanzarin, e il direttore regionale della Sanità, Luciano Flor, sono positivi al Covid-19. «Sono asintomatici – dice Zaia in diretta durante il punto stampa – vaccinati con terze dosi. Mi hanno pregato di comunicarlo e sono in buone condizioni».
Le proposte venete
«Sembra che domani il ministro della Salute Roberto Speranza voglia fare una riunione urgente – spiega il presidente Zaia – Nel dibattito nazionale ci sono ora questioni di cui io parlo da tempo, come identificazione di caso positivo, rivedere il colore delle zone e semplificare le procedure, ma anche la possibilità di eseguire il tampone a fine isolamento in farmacia e di fare l’auto-test».
Settimana cruciale
«È innegabile che da qualche giorno, tocchiamo ferro, sembra ci sia una fase di plateau, che la curva si sia raffreddata e appiattita. Questa settimana è però cruciale. Abbiamo il dato negativo di 200 persone in terapia intensiva, ma d’altra parte ormai da una decina di giorni rimaniamo su questi numeri – spiega Zaia – è chiaro che il vaccino ha fatto il suo lavoro. A oggi possiamo dire che abbiamo scontato i “bagordi” e le feste di Natale; nella contabilità sanitaria il paziente che entra adesso in ospedale non è reduce dalle festività, per questo la curva sembra si stia fermando. Occorre capire se questa settimana sia il giro di boa o preluda a scenari ancora non tranquilli». Ricordiamo che in Veneto l’occupazione in area medica è del 25%, quella delle intensive è al 20%, l’indice Rt è dell’1,31 e l’incidenza è di 2.400 casi su 100 mila persone. «Uno scenario che cambia grazie alle vaccinazioni. Con questi numeri, senza vaccini, sarebbe stata una strage».