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Zaia e le grandi sfide del 2022

Un anno a tutto gas? Idealmente sì, tecnicamente a idrogeno (fra Porto Marghera e Cortina d’Ampezzo), a levitazione magnetica (da Padova a Mestre), ad asfalto (da Spresiano a Montecchio Maggiore) e a quattrini (in tutto il Veneto). Sono le grandi sfide della Regione per il 2022: la sostenibilità, Hyperloop, la Pedemontana e il Pnrr.

Partiamo da Venezia

Tutto parte da Venezia, capitale mondiale della sostenibilità. Tirando le somme dell’annata a Palazzo Balbi, il governatore Luca Zaia inquadra così la candidatura: «Un grande lavoro in embrione, inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Noi ci siamo candidati per tutta la partita della sostenibilità, senza escludere il grande blocco dell’idrogeno. Ho parlato con il ministro Enrico Giovannini per candidare il Veneto a produzione, distribuzione e mobilità, partendo dai treni. È un progetto avveniristico e ambizioso, ma speriamo che possa essere accolto dal Governo come laboratorio. L’idrogeno è una forma di energia in cui abbiamo molti grossi interlocutori, che hanno le preparazioni tecniche per affiancarci. Per questo pensiamo già che possa andare a idrogeno anche il treno delle Dolomiti. Proposito irrealizzabile? Lo dicevano anche per la candidatura olimpica…».

I treni

A proposito di convogli ferroviari, Zaia annuncia lo sbarco in Veneto di Hyperloop, «il treno più veloce del mondo», concepito come un doppio tubo sopraelevato in cui scorrono le capsule adibite al trasporto e studiato per arrivare a sfrecciare anche a 1.200 chilometri orari. «Firmeremo un accordo la prossima settimana e saremo i primi in Italia con questa tecnologia, dopo che l’assessore Elisa De Berti è già andata negli Stati Uniti a visitare il cantiere», svela il presidente della Regione. Il riferimento è al fatto che durante la seduta di Giunta è pervenuto il via libera del ministero dei Trasporti, per cui già il 29 dicembre sarà deliberato il mandato a Cav di sperimentare il nuovo sistema da Padova a Mestre, come navetta per le merci. Quanto alle persone, per ora dovranno accontentarsi di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia, ma con l’impegno a rinnovare ulteriormente il parco mezzi nel 2022, «quando l’età media del materiale rotabile sarà di 4 anni».

Pedemontana

L’anno nuovo porterà pure il completamento della Pedemontana, «l’opera che cambierà la vita al Veneto», chiosa Zaia. Per marzo è prevista l’apertura del tratto trevigiano da Spresiano a Montebelluna, per la fine dell’estate è stimata la consegna dell’innesto sull’A27 e della galleria vicentina di Malo. Ma il 2022 sarà anche, e soprattutto, l’anno del Pnrr. «Per la Regione anticipa il governatore saranno disponibili 115 milioni cash. Insieme al mondo dell’accademia stiamo lavorando a un progetto-bandiera innovativo che manderà, come si dice dalle nostre parti, indrìo schena qualcuno. In questo modo identificheremo ogni nuova opera con una targa di ottone: Realizzata con i fondi del Pnrr. Non posso dire di più perché abbiamo un vincolo di riservatezza».

Olimpiadi

Sotto embargo sono pure i dettagli dell’operazione Intel, portata avanti da Veneto Sviluppo, con cui il territorio regionale potrebbe entrare nella rosa ristretta delle aree candidate a ospitare la sede europea del colosso americano. «Siamo della partita», si limita a dire Zaia, interessato alla possibilità di attrarre uno stabilimento da 6.000 addetti in un Veneto che segna un +6,9% del Pil, «con stima di un +4,5-5% nel 2022». Un anno in cui «i 12 mesi andranno moltiplicati per 2 o per 3» sul fronte delle Olimpiadi, «per recuperare i 24 mesi persi in scartoffie». Prima scadenza in agenda: il progetto definitivo della variante di Cortina, pur nella consapevolezza che «per il 2026 l’opera sarà appaltata ma non certo ultimata».

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