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Truffa dei bitcoin, prof universitario perde 370 mila euro. Attirato dallo spot con lo chef Cannavacciuolo

Un volto noto e simpatico in grado di attirare clienti, quello dello chef-star tivù Antonino Cannavacciuolo, inserito nel banner pubblicitario della società di investimenti ForexTB pubblicato online su uno dei più importanti quotidiani nazionali. Tanto è bastato per convincere un professore 60enne dell’Università di Padova della scuola di Medicina, che già meditava di entrare nel mondo delle criptovalute, a contattare la società. Del resto la pubblicità sulla nota testata e quel volto sembravano garantire la bontà dell’offerta. E in pochi mesi i risparmi di una vita, ben 370 mila euro, sono finiti chissà dove mentre tutti i contatti con la società di investimenti straniera (online) si sono volatilizzati. Così al docente non è rimasto che presentare una denuncia per truffa tutelato dall’avvocato Alessandro Zanonato. L’inchiesta è affidata alla Guardia di Finanza: sembra che le fila del raggiro siano in mano a una organizzazione che opera a livello europeo (Cannavacciuolo risulta estraneo all’indagine).Il docente ha spiegato di aver ritenuto l’annuncio affidabile perché era apparso nel noto quotidiano. Da qui la decisione di contattare ForexTB. Tempo qualche giorno e una signora di nome Floarda, qualificandosi come senior account manager di Forex, lo contatta proponendo diverse tipologie di investimenti con rendite elevate. «Mi chiese di versare una somma iniziale di 5 mila euro» ha raccontato la vittima.

La storia

A quel capitale iniziale il medico aggiunge altre somme per un totale di 20 mila euro: è solo l’inizio di un’odissea. Controllando il sito Forex, il prof si rende conto che sta perdendo tutto. Per evitarlo, la proposta è di tenere aperte le sue posizioni versando altri soldi fino a 70 mila euro. Il 15 dicembre 2020 il docente è contattato da un tale Thomas di Quantum. Il prof si lascia convincere a investire in bitcoin: 5 mila euro sono versati su un conto corrente di una banca estone. Poi pure Thomas sparisce mentre gli investimenti hanno un rendimento di 20 mila euro. Il 22 dicembre sempre dallo stesso numero telefonico spunta un sedicente avvocato di Tel Aviv, Harvey Cohen, in forze alla Quantum: sostenendo di promuovere azioni legali contro ForexTB per conto di clienti insoddisfatti, chiede se anche il medico è interessato. La risposta è affermativa. Due mesi più tardi arriva un bonifico di Forex di appena 3.300, forse quanto basta per conquistare la fiducia del cliente. Nel febbraio 2021 si fa vivo un tale Alessandro di Quantum che consiglia altri acquisti in bitcoin: per consolidare il capitale investito (30 mila euro) sarebbe stato opportuno raggiungere una cifra più alta di 150 mila, garantita dal capitale della company. Temendo di perdere tutto, il medico investe i risparmi (liquidazione compresa). La cifra non soddisfa il broker che comincia a pressare il cliente tanto da indurre quest’ultimo a fare prestiti in banca e in alcune finanziarie. I soldi vengono trasferiti in una struttura di credito (Lino) per convertire gli euro (inviati in una banca estone) in bitcoin. Con altre scuse (anche quelle di un crash) il prof è convinto a investire ancora, pagando commissioni e tasse inglesi dietro la promessa di riottenere i suoi soldi, 370 mila euro. Invece pure Alessandro sparisce, sostituito da tale Rebecca che annuncia la restituzione dell’investimento il 28 settembre. Quel giorno, però, nulla succede. E di fronte al no del cliente a nuovi versamenti, tutti i broker diventano “fantasmi”. E stavolta definitivamente senza restituire nulla.

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