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Conegliano: si andrà al ballottaggio

Si va al ballottaggio a Conegliano in questa tornata elettorale per le Amministrative 2021, unico Comune in questa situazione in tutta la Marca trevigiana. Il voto del weekend non è stato difatti dirimente per quanto concerne l’elezione del nuovo sindaco, con tre candidati che si stanno giocando il posto in Municipio. Tralasciando i candidati Lorenzo Damiano al 3% e Antonio Quarta al 1,6%, a quasi metà scrutinio è chiaro che il principale candidato ad essere il nuovo sindaco di Conegliano è l’imprenditore Piero Garbellotto che si assesta intorno al 37% (una civica più Fratelli d’Italia e Lega), tallonato dal primo cittadino uscente Fabio Chies al 33% (due liste civiche e Forza Italia) e dalla candidata dei democratici Francesca Di Gaspero con circa il 25% di preferenze.

Volley contro vicesindaco

Per quanto riguarda i votanti, nel weekend l’affluenza si è attestata al 53,81%, tanto che la città del Cima è l’unica della Marca ad aver avuto un aumento dei voti rispetto al 2017 quando l’affluenza si fermò al 51,59%. “Tra i colleghi candidati c’è chi è rimasto deluso per essere rimasto fuori dai giochi, ma per noi, invece, non ci sono state sorprese. Tra 14 giorni andremo quindi a giocarcela con un avversario forte come Garbellotto, ma già questo risultato per noi è davvero importante visto che lo abbiamo raggiunto praticamente da soli con le liste civiche. In ogni caso, ci aspettavamo una forbice minore tra le percentuali dei candidati, ma ciò dimostra il grande lavoro svolto da tutta la squadra. Abbiamo ottenuto più di quanto immaginato” dichiara ai nostri microfoni il candidato Fabio Chies.

Zaia e Garbellotto

Così invece Garbellotto: “Si sente una volontà di cambiamento in città e tra 14 giorni vedremo i risultati della nostra campagna elettorale per portare Conegliano ad essere riferimento per la Sinistra Piave. Ciò che conta è però il risultato finale e non vedo l’ora di cominciare a stare tra la gente”. Infine, questo il commento di Zaia: “Risultato strepitoso di tutta la squadra. C’è entusiasmo, ma le elezioni si vincono solo alla fine. Lui sarà comunque un grande sindaco: senza tessera politica può parlare con tutti i cittadini senza la politica di mezzo”.

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