Ripartire con entusiasmo
Si rientra dalle rigeneranti ferie, ma ripartire molto spesso è dura e i musi lunghi si sprecano, andando quasi ad annullare tutto il benessere psico-fisico che sono poi il reale motivo/obiettivo dell’agognata pausa estiva!
Insomma, quando il rientro sembra (e mi ritorna in mente una delle pi’ famose scene fantozziane) una vera e propria ingiustizia urge un concentrato di puro entusiasmo per superare il trauma e “colorare” le prime, lunghe giornate di lavoro che ci attendono.
Insomma, quando il rientro sembra (e mi ritorna in mente una delle pi’ famose scene fantozziane) una vera e propria ingiustizia urge un concentrato di puro entusiasmo per superare il trauma e “colorare” le prime, lunghe giornate di lavoro che ci attendono.
Ma come trovare il necessario entusiasmo?
In realtà basta proprio poco: ogni passo che ci avvicina ai nostri obiettivi è un potentissimo generatore di entusiasmo, contagioso entusiasmo. Si perchè star bene per il raggiungimento di un (piccolo che sia) obiettivo personale ci caricherà anche sul lavoro, e viceversa.
Di riflesso, è bene evitare di affrontare il rientro in modo routinario o peggio pensando al lavoro arretrato. Molto meglio invece pianificare degli obiettivi a breve (anzi brevissimo) termine che al loro raggiungimento saranno fonte di energia.
Ma attenzione alla tendenza, tipica degli adulti, di guardare alla vita con (spesso troppo) realismo: certamente esistono i problemi, le scadenze, gli impegni economici spesso difficili da affrontare, ma la vita ha sempre qualcosa di bello da regalare e la realizzazione del “sogno di una vita” potrebbe essere dietro l’angolo.
Marco Garbin