Amore lgbt criminale
A Padova due ragazzi tunisini sono stati aggrediti dalle rispettive famiglie per il loro amore lgbt. E’ inutile girarci intorno, purtroppo per i ragazzi lgbt la strada è ancora lunga per far valere i propri diritti…
Le discriminazioni sull’amore lgbt
Anche nei paesi che si professano civili, questi ragazzi sono ancora soggetti a discriminazioni, vessazioni e insulti solo perché amano una persona dello stesso sesso. Senza contare che per i paesi non considerati civili, questi possono rischiare addirittura di essere uccisi.
Violenta aggressione
Nella notte di sabato presso Prato della Valle un ragazzo di origine tunisine è stato aggredito dai parenti del proprio ragazzo perché contrari al loro amore. Quest’ultimi hanno prima intimato al ragazzo di chiudere la storia, dopo di che lo hanno aggredito e rapinato. Il ragazzo è poi riuscito a scappare ed è stato aiutato da alcuni suoi connazionali.
Vendetta d’amore
Dopo qualche ora l’aggressore del ragazzo è stato a sua volta aggredito da un’altra persona che si sta ancora cercando di identificare. Si pensa possa essere un parente della vittima che
si sia vendicato dell’aggressione precedente.
Una storia di non integrazione per amore lgbt
Quello che ci viene da pensare è che oltre a una storia di intolleranza contro l’amore lgbt questa sia anche una storia di non integrazione.
Non esiste che in una città europea, due famiglie
possano permettersi di punire due ragazzi con la giustizia personale solo
perché colpevoli di amarsi.
La questione Padova
Padova non deve essere teatro di simili vicende. Le persone che vivono in questo paese devono sentirsi libere di amare chi vogliono e come vogliono, e devono sentirsi protette da simili azioni. E chi limita la libertà altrui non può permettersi
di essere a piede libero ma in galera.
Integrazione significa incontro tra culture, non scontro. E questo vale anche per l’amore, anche se amore lgbt.