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«Nucleare incompatibile con l’emergenza»

“Ci risiamo. Così come ha fatto Zaia nei mesi scorsi in Veneto, facendo però cadere il discorso di fronte alle perplessità del mondo produttivo e alla richiesta di precisazioni sull’individuazione di siti dove collocare le centrali e stoccare le scorie, oggi Matteo Salvini rilancia sul nucleare. Ignorando ancora una volta un nodo ineludibile: ovvero la necessità di dare risposte immediate al caro bollette che già sta penalizzando pesantemente imprese e cittadini e che a partire dall’autunno si preannuncia ulteriormente gravoso”.

Pd e nucleare

“Un programma elettorale deve avere una concretezza a breve-medio termine, soprattutto in questi tempi stringenti. Cosa che ha fatto il Partito democratico fatto con il pacchetto di proposte per contrastare il caro energia. La realizzazione di centrali nucleari invece non lo consente: perché i tempi di realizzazione e le tecnologie esistenti non sono compatibili con una riduzione significativa delle emissioni entro il 2030 e non risolvono i problemi ambientali che sono a loro connessi. Per il Veneto, per il Paese, serve insistere sulla strada dell’innovazione, dell’efficienza energetica e degli investimenti sulle fonti rinnovabili. Cogliendo l’opportunità e la necessità di un vantaggio per l’ambiente, la qualità della vita e per il sistema economico”. Lo scrive il segretario regionale del Partito democratico, Andrea Martella in un post su Facebook.

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