Virus cinese. Primo morto in Veneto
Arriva in Veneto la prima vittima, Adriano Trevisan, 78 anni. Venti contagiati in Italia. Mentre Conte annuncia: “Nuove misure”. Atterrato all’alba a Pratica di Mare l’aereo dell’aeronautica militare che ha rimpatriato gli italiani che erano a bordo della Diamond Princess. Il bilancio in Italia del virus cinese è di 20 contagi ed un morto. I casi sono 16 in Lombardia, 1 in Veneto e 3 nel Lazio. Il Premier: “In quarantena tutti quelli a contatto con contagiati”. Paziente ‘zero’: “Sempre stato bene”. Nel mondo i morti sono 2360, i contagi 77270, 18898 le persone guarite.
Il bilancio del virus cinese
Il bilancio in Italia dell’epidemia di coronavirus è di 20 contagi e un morto. I casi sono 16 in Lombardia, 1 in Veneto e 3 nel Lazio. Si chiama Adriano Trevisan la prima vittima del virus cinese morta in Italia. Il 78enne, ricoverato da 15 giorni, era uno dei due contagiati nel padovano, dove è positivo anche un suo compaesano di 67 anni. Trevisan, padre di tre figli fra cui un ex sindaco del Paese, era stato giudicato in gravi condizioni dai medici. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha disposto lo svuotamento del nosocomio di Schiavonia. In questo ospedale alcuni test sono risultati positivi tra i tamponi già effettuati (in tutto saranno controllate seicento persone).
Le misure in Veneto del Ministero della Salute contro il virus cinese
In Veneto, il comune di Vò Euganeo è stato isolato ed è cominciato lo screening della popolazione. Vi sarebbero altri risultati positivi ma da confermare. Nonostante il test negativo della donna ricoverata all’ospedale di Piacenza, oggi resteranno chiuse le scuole nel piacentino. Stop anche alle feste di carnevale e alle manifestazioni sportive. La provincia di Piacenza confina con quella di Lodi.
Conte evita il panico
Sono centinaia tuttavia le persone che hanno avuto contatti diretti con i diciotto casi accertati in Italia e sono in attesa di conoscere i risultati dei test e più di 50mila cittadini in provincia di Lodi sono, di fatto, in quarantena a casa loro. “Manteniamo altissima la linea di precauzione – prova a rassicurare il premier Giuseppe Conte – Dovete fidarvi, stiamo adottando tutte le iniziative necessarie per la popolazione, niente allarmismo sociale e niente panico”.
Il ministro Speranza e gli altri politici
Il ministro della Sanità Roberto Speranza assicura: “Siamo convinti che il servizio sanitario nazionale sia all’altezza di questa sfida”. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio esorta il Paese “all’unità, perché sono ore delicate”. Giorgia Meloni, leader FdI, ha dato la sua disponibilità “a dare una mano”. Matteo Renzi è sulla stessa linea: “Con l’emergenza tutti sostengano il Governo”. FI assicura “piena collaborazione”. Ma Matteo Salvini attacca: “I contagi aumentano, bisogna blindare i nostri confini”.
Zaia: “Isolato il Comune dei contagiati. Tamponi per 4200 persone”
Il Comune di Vo’ Euganeo, dove risiedono i due contagiati dal Coronavirus Covid-19, intanto sarà isolato. Lo ha annunciato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al termine della riunione a Padova. “Un cordone sanitario attorno a Vo’ Euganeo – ha sottolineato il governatore – con misure straordinarie in via preventiva. E’ stato poi deciso di far fare il tampone a tutti i cittadini e a tutti quelli che si presenteranno in tutto il Veneto con sintomi compatibili. Per quanto riguarda Vo si tratta in totale di 4.200 persone tra cittadini, operatori sanitari dell’ospedale di Schiavoni”, dove i due pazienti sono stati ricoverati per 15 giorni prima di essere trasferiti a Padova.