salute e medicina

L’influenza è alle porte. «Picco previsto a fine mese»

Rubrica a cura di Lucio Zanetti

L’epidemia influenzale sta iniziando a lasciare il segno. Dopo l’ondata di paravirus che ha colpito migliaia di veneziani tra settembre e dicembre scorsi, causando sintomi solo simili a quelli dell’effettiva influenza, si stanno registrando i primi casi anche nella nostra provincia, soprattutto tra i bambini molto piccoli e gli anziani.

La conferma arriva dal dottor Vittorio Selle, responsabile del Servizio Vaccinale dell’azienda sanitaria Serenissima. «Siamo ancora lontani dal picco, che ci aspettiamo come al solito verso la fine di gennaio», spiega il medico, «Ma quest’anno, complice l’autunno caldo che abbiamo avuto, tutto sembra spostarsi in avanti di qualche giorno. La rete regionale Influnet, composta dai medici di famiglia “sentinella”, ci sta fornendo i dati dei primi casi, ma la situazione per ora è sotto controllo. L’aspetto principale, tuttavia, è rappresentato dalla ottima risposta che ha dato la popolazione in termini di vaccinazione. Tantissimi veneziani si sono rivolti al proprio medico di famiglia, e parlo soprattutto degli over 65, così come nei nostri ambulatori del Dipartimento di prevenzione in cui abbiamo seguito le persone maggiormente a rischio, vale a dire con patologie che potrebbero peggiorare in caso di influenza».

L’Usl 3 ha acquistato quest’anno 130mila dosi di vaccino per la distribuzione gratuita ad anziani e persone a rischio, investendo complessivamente 740mila euro. Dosi distribuite ai medici di famiglia e agli ambulatori dell’azienda tra Veneziano, Miranese e zona di Chioggia. «Sappiamo che c’è una corsa all’approvvigionamento di vaccini anche tra quelli a pagamento che si acquistano in farmacia», aggiunge il dottor Selle, «Perché sta andando così bene? Probabilmente c’è maggiore consapevolezza tra la gente e credo che il grande dibattito dei mesi scorsi sui vaccini obbligatori a scuola abbia spinto i cittadini a informarsi e decidere cosa vogliono. Abbiamo poi lavorato e seminato bene, coinvolgendo molte associazioni territoriali che seguono specifiche categorie di malati. E nel passaparola tra le persone, tanti si sono vaccinati contro l’influenza, così come contro il pneumococco. Vaccino, quest’ultimo, gratuito e che proponiamo a chi rischia una polmonite e può avere serie ripercussioni alla salute».

Tra i medici di famiglia si parla di quasi il 60% di persone, tra gli over 65, che dal 5 novembre a oggi si sono già vaccinate contro l’influenza. Ci sarà tempo anche nei primi giorni di gennaio. Per chi dovesse ammalarsi i consigli sono sempre i soliti: stare a casa al caldo, riposare, idratarsi e non assumere farmaci che non siano stati appositamente prescritti dal proprio medico curante. Se chi è malato sta a casa, evita di contagiare gli altri.

Dott. Lucio Zanetti

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