salute e medicina

Gli italiani anziani sono sempre di più. Cosa faremo quando la sanità andrà in tilt?

Che in Italia la popolazione stia invecchiando non è certo una novità. Basterebbe semplicemente fare una passeggiata in un qualunque parco di una qualunque città per averne la dimostrazione. Secondo una ricerca infatti, nel nostro Paese ci sono attualmente 165 anziani ogni 100 giovani. Questa situazione è dovuta a molti fattori, alcuni positivi, altri negativi.

Positiva è la media sull’aspettativa di vita. In Italia mediamente si vive fino a 83,4 anni, posizionandoci in terza posizione dopo Spagna e Giappone. Un grande risultato, dovuto allo stile di vita, all’alimentazione e al nostro sistema sanitario.

Meno positivo è il dato sulle nuove nascite, mediamente di 1,34 figli per donna. Il dato più basso d’Europa.

Un divario tra anziani e giovani sempre più grande

Ci troviamo dunque di fronte a una situazione esplosiva, che purtroppo è destinata a peggiorare. Le proiezioni ci dicono infatti che tra dieci anni il divario tra anziani e giovani sarà di 230 a 100. Quindi se in questo momento il nostro servizio sanitario è al limite delle proprie capacità, è facile immaginare cosa succederà nei prossimi anni. Anche potenziando le nostre risorse, il sistema pubblico non sarà mai sufficiente a coprire la crescente domanda di assistenza.

Che scenario ci aspetta quindi? Vedremo aumentare la spesa pubblica per la sanità, ma contemporaneamente vedremo un allungamento nei tempi di attesa per le visite specialistiche. In generale è prevedibile che si verificherà un peggioramento del servizio.

Cerchiamo delle soluzioni!

Quali sono le soluzioni? Se escludiamo un’improbabile inversione di rotta nell’invecchiamento della popolazione, rimane poco spazio di manovra per sopperire al problema. La soluzione più realistica sembra essere quella di un potenziamento del servizio privato. Sempre più le cliniche, i centri medici e i servizi di assistenza privati assumeranno importanza per agire dove il pubblico non riuscirà.

Meglio un professionista o uno sconosciuto?

Accade già oggi che si prenotino visite specialistiche private per risparmiare tempo. E quante volte sentiamo di anziani affidati a badanti dell’est Europa? Il problema semmai, è quello di affidarsi a personale competente e professionale. È assolutamente sconsigliabile assumere assistenti per anziani trovati con annunci incollati alle fermate dell’autobus. Invece è importante affidarsi sempre e comunque a strutture certificate, che possano rispondere a esigenze specifiche.

Immaginate di dover affidare alle cure di qualcuno una persona che amate. Scegliereste un professionista accreditato da una struttura prestigiosa o una persona trovata con un annuncio appiccicato a un muro?

Dott. Andrea Carraro

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