economia e politica

Giorgetti passa a Fratelli d’Italia

L’accoglienza della Meloni

Giorgia Meloni arriva a Venezia per accogliere a braccia aperte Massimo Giorgetti, vicepresidente del consiglio regionale, che ha abbandonato la nave forzista per approdare a Fratelli d’Italia: «In realtà il mio non è un semplice ritorno», precisa il veronese «perché gli amici, i sentimenti, i valori non li ho mai abbandonati, è da quando ho sedici anni che porto avanti le battaglie in nome e per conto della destra. Con Giorgia Meloni abbiamo parlato a lungo della necessità di elaborare un proposta che finalmente metta l’Italia prima di tutto e che sappia raccogliere tutti coloro che credono in questo. Attorno a Fratelli d’Italia sta emergendo un’offerta politica a lungo termine che Salvini da solo non può assicurare e che non arriva dalle altre forze del centrodestra».

I commenti

«L’adesione di Massimo Giorgetti al nostro partito è un elemento di grande apertura e di allargamento», commenta soddisfatta la leader di Fdi «noi abbiamo lanciato un appello per la costruzione di grande movimento nel centrodestra, alleato della Lega, che possa riportare un Governo coeso e faccia dell’interesse nazionale un baluardo. Le regioni del Nord stanno rispondendo a questa sollecitazione e il Veneto in particolare ci sta dando grandi soddisfazioni, probabilmente perché stiamo tenendo la barra dritta nel sostegno ai produttori, alle imprese, agli imprenditori». Al suo fianco annuiscono convinti i dirigenti nazionali Lollobrigida e Donzelli. E Sergio Berlato e Barison, consiglieri di un gruppo che nel corso della legislatura ha triplicato i suoi rappresentanti.

Clima di festa

O no? Perché, a guastare il brindisi cameratesco ci prova il “rosso” Piero Ruzzante, alfiere di Leu: «Chiedo alla segretaria nazionale di Fratelli d’Italia di cancellare una volta per tutte dal simbolo del suo partito la vergogna della fiamma che esce dal trapezio-bara di Mussolini, segno di una fede nel fascismo che non è mai morta. E glielo chiedo oggi mentre si trova qui a Venezia, nella sede dell’assemblea legislativa del Veneto che ha reso omaggio alle vittime dello Shoah».

 

 

E.P.

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