Iniziativa di crowdfunding per salvare la famosa foto di Paul Newman a Venezia (e molte altre)
VENEZIA. È partita l’iniziativa Cameraphoto Project per raccogliere via crowdfunding i fondi necessari per trasferire in forma digitale le 320 mila immagini storiche dell’archivio che rischiano di essere cancellate, deteriorate dalla luce e dell’umidità La fotografia di Paul Newman a Venezia è stata scattata da uno dei fotografi dell’archivio Cameraphoto ed è conservata in questo archivio.
L’immagine in bianco e nero di Paul Newman, immortalato in un’irresistibile posa mentre attraversa a bordo di un taxi acqueo il bacino di San Marco a Venezia, è una tra le foto più amate, twittate, ripostate e photoshoppate e citate del web. Eppure la foto originale è unica: ritrae l’attore, vestito in un elegante smoking in bianco e nero, di profilo, lo sguardo elegante e misterioso, la fronte corrugata.
Sono in pochi a conoscere la storia che questo scatto conserva. Era il 1963, Paul Newman era a Venezia per presenziare alla Mostra Internazionale di Arte Cinematografica e proprio lo stesso giorno in cui venne scattata la celebre foto, fu intervistato da Oriana Fallaci. Quella sera poi partecipò ad un party all’Hotel Excelsior del Lido. La Fallaci non era ancora famosa, ma era già una grande giornalista. Newman aveva 38 anni e si avviava verso una radiosa carriera internazionale.
La Fallaci scriveva nell’intervista pubblicata su L’Europeo: «Gli occhi del divo, giunto a Venezia da New York per presenziare al Festival, sono bellissimi. Sono bellissimi, però, anche le orecchie, i denti, il naso, le mani. Il divo, insomma, è bellissimo tutto». Di quell’intervista l’archivio fotografico Cameraphoto, l’agenzia di fotogiornalismo di Venezia fondata nel 1946, conserva le sequenze delle immagini (scattate da Celio Scapin, fotografo della celebre agenzia) che rappresentano il racconto fotografico di quell’incontro, così come custodisce le 320mila immagini di reportage di attualità e di cronaca che descrivono la società italiana del dopoguerra, il boom economico, il mondo della dolce vita veneziana quando la laguna ospitava eventi d’importanza internazionale; ma anche momenti drammatici di cronaca come la tragedia del Vajont del 6 ottobre del 1963.
L’archivio custodisce le immagini storiche e ogni scatto racchiude una storia, irripetibile, ma che può rimanere immortale proprio grazie alla fotografia che diviene scrigno per conservare quello stesso attimo che l’immagine è riuscita a catturare. La foto di Sean Connery (1970) al volante di un’imbarcazione è stata scattata mentre l’attore, divertito e spettinato, prese il comando della guida di un taxi acqueo per fuggire dalle imbarcazioni piene di paparazzi che lo inseguivano. Immagini come quella di Annamaria Benvenuti mentre si dedica allo sci nautico davanti a Palazzo Ducale nel 1954 sono memorabili.
L’archivio conserva immagini di Salvador Dalì, Brigitte Bardot, Anna Magnani, Monica Vitti, Marcello Mastroianni: un patrimonio che rischia di sparire per il deterioramento della luce e dell’umidità. Vittorio Pavan, ex apprendista e oggi titolare dello studio, è al tempo stesso memoria e custode di questo straordinario archivio fotografico. Nonostante la cura che ha avuto nella manutenzione dei negativi, la loro particolare composizione chimica e la natura del supporto plastico ne stanno causando il rapido ed inevitabile deterioramento. Proprio per salvare questa memoria storica è partita un’iniziativa per raccogliere via crowdfunding i fondi necessari per trasferire in forma digitale le 320 mila immagini di Cameraphoto che rischiano di essere cancellate.
Lo scopo di questa campagna è di raccogliere fondi per digitalizzare gli originali e ottenere copia delle immagini in alta risoluzione. DOC Servizi, cooperativa legata al mondo delle arti e promotrice del progetto, si è posta l’obiettivo di salvare questo inestimabile patrimonio culturale. Sulla base della disponibilità della cifra raccolta, è prevista la realizzazione di un sito aperto a tutti per la libera consultazione dell’archivio.
Il video di presentazione e promozione della campagna è stato realizzato dalla casa di produzione ZetaGroup, mentre il comparto DOC Visioni di Venezia, della Cooperativa DOC Servizi, supporterà la cura dei materiali di comunicazione. La crowdfunding agency Ingoal gestirà la campagna che utilizzerà la più importante piattaforma mondiale di finanziamento partecipato, l’americana Kickstarter. Per informazioni: https://kickstarter.com/projects/642534363/cameraphoto-project-0?ref=discovery
Sara Zanferrari